Pietro Aldi

Titolo opera
Titolo opera
Natura morta con pelliccia e liuto
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Immagine opera
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Scheda tecnica
Autore
Pietro Aldi
Titolo opera
Natura morta con pelliccia e liuto
Data di esecuzione
1971
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
Olio su tela, 78.5 x 60 cm
Spazio espositivo
Banca TEMA - Polo culturale Pietro Aldi - Piazza Vittorio Veneto, 19, 58014 Saturnia GR, Italia
Info
Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera: www.poloaldi.it
Nota critica
Nota storico-critica

Pietro Aldi (Manciano, 1852–ivi, 1888), tra gli ultimi grandi allievi di Luigi Mussini all'Istituto di Belle Arti di Siena, ha avuto una vita breve quanto produttiva e intensa: ha affrontato temi storici e di genere, ritratti, paesaggi, nature morte nelle varie tecniche della pittura a olio, ad acquerello e a tempera, realizzando numerosi quadri da cavalletto e impegnative tele destinate alle esposizioni pubbliche, oltre a grandi scene murali in edifici pubblici e in cappelle cimiteriali.

In Natura morta con pelliccia e liuto «[…] su un semplice mobile in noce di gusto neorinascimentale, si trova una composizione piramidale fatta da stoffe di seta di diversi colori, accostate a una pelliccia fulva, fra le cui pieghe sono appoggiati in basso un liuto posto in verticale e in alto un'anfora in terracotta decorata a graffito con l'inserimento, in secondo piano, del dipinto ritratto d'uomo degli Uffizi, al tempo ritenuto effigie di Andrea del Verrocchio eseguita dall'allievo Lorenzo di Credi. Il soggetto, insolito nella produzione di Pietro Aldi, induce a considerarlo un'esercitazione scolastica sostenuta anche dal fatto che questi oggetti facevano probabilmente parte del corredo artistico dell'Accademia senese. […]
Il dipinto in esame potrebbe essere identificato con lo studio di panneggi che, insieme alle due vedute di Capalbio (AIBAS, Affari Generali, f. 12, c. 15), il pittore presentò all'Esposizione annuale dell'Istituto di Belle Arti di Siena nel 1871 e si potrebbe inoltre considerare anticipatore dell'attenta indagine sulle stoffe antiche che Pietro Aldi svolgerà nel 1872 per il dipinto raffigurante Ghino di Tacco» (F. Petrucci, scheda 224, Inventario Polo Culturale Pietro Aldi).

Cesare Biasini Selvaggi

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