Nestore Presutti

Titolo opera
Titolo opera
Paesaggio peligno
Immagine
Immagine opera
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Scheda tecnica
Autore
Nestore Presutti
Titolo opera
Paesaggio peligno
Data di esecuzione
2003
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
tecnica mista su masonite, 40 x 67 cm
Spazio espositivo
BCC PRATOLA PELIGNA - sede legale VIA A. GRAMSCI,136 67035 Pratola Peligna (L'Aquila)
Info
Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera: www.bccpratola.it
Nota critica
Nota storico-critica

Pittore autodidatta, Nestore Presutti (Pratola Peligna, 1960) è noto per i suoi paesaggi senza tempo e le sue “risonanze di un mondo perduto”. Attraverso studi approfonditi sulla pittura del XIX secolo, è proprio il vedutismo a divenire il suo terreno di sperimentazione elettivo, sull'onda della poetica francese di fine Ottocento del “paesaggio-stato d'animo”: a essere ricercate sono le corrispondenze tra la sfera emotiva, la propria interiorità e gli aspetti multiformi della natura che diventa “rivelatrice”.

In Presutti il rapporto con il “vero” rimane imprescindibile: l'artista evita la resa a effetto post-impressionistariuscendo a cogliere piuttosto la natura nel suo momento poetico (l'alba, il tramonto, la notte), ovvero in espressioni di raccoglimento che la trasfigurano e la rendono universale.

Paesaggio peligno è un efficace saggio della sua ricerca “onesta”, cioè tradotta nel colore con uno sguardo sincero e puro, che cerca di non lasciarsi travolgere da mode e tendenze, rimanendo fedele a un proprio modo personale di concepire l'arte. Su questa superficie di masonite il pittore ama cogliere uno scorcio emotivamente suggestivo della campagna peligna, tra sparute presenze umane, con lo scopo di celebrare il mondo agricolo nella luce atmosferica livida di un'alba o di un prossimo tramonto, nella presenza viva e palpitante della natura, delle piante, dei campi, delle messi, nella maestosità scabra delle masse montuosesullo sfondo.

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
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BCC Pratola Peligna

La Banca di Credito Cooperativo di Pratola Peligna nasce nel 1919 con la denominazione di “Cassa Cattolica di Depositi e Prestiti”, per iniziativa di un gruppo di benemeriti pratolani guidati da un sacerdote intraprendente, don Domenico de Cristofaro. Trascorso il periodo bellico e la difficile fase della ricostruzione, la Cassa Rurale e Artigiana di Pratola Peligna conosce la prima significativa svolta negli anni Settanta, quando al “boom” economico del Paese si somma l'apporto delle rimesse degli emigranti pratolani, nel decennio precedente partiti in massa soprattutto verso gli Stati Uniti, l'Argentina, la Germania e il Belgio. Per assecondarne la partenza, la Cassa Rurale aveva dato fondo con coraggio alle proprie risorse finanziarie, allora minime, e la politica coraggiosa viene premiata. Realizzata la propria fortuna, gli emigranti pratolani si ricordano della banca che li aveva aiutati nell'espatrio e aprono un “canale finanziario” di vasta portata con la “loro” prima banca. Poi, nel corso degli anni Novanta, e grazie a strategie premianti per soci e clienti, la banca registra la seconda importante svolta, con un poderoso aumento di soci e dipendenti e la trasformazione strutturale da uno sportello a più sportelli, con l'apertura prima a Corfinio, poi a Sulmona e Popoli e, in seguito, a Vittorito, Bussi, Castiglione a Casauria, Manoppello, Francavilla al Mare, Chieti, Ortona e Lanciano.

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