Mattia Preti

Titolo opera
Titolo opera
San Girolamo penitente
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Immagine opera
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Scheda tecnica
Autore
Mattia Preti
Titolo opera
San Girolamo penitente
Data di esecuzione
XVII secolo (ultimo decennio)
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
Olio su tela, 165 x 122 cm
Spazio espositivo
luogo di conservazione: Museo Civico di Taverna - Piazza del Popolo, 14, 88055 Taverna CZ, Italia
Nota critica
Nota storico-critica

Nato a Taverna, piccolo borgo dei monti della Sila, Mattia Preti (Taverna, 1613-La Valletta, Malta, 1699) è stato uno dei più grandi artisti del Seicento. Il suo successo gli valse anche la nomina a cavaliere di Malta, tanto da essere soprannominato “il Cavalier Calabrese”.
«L'anatomia del corpo nudo di san Girolamo (dottore della Chiesa, 347-420) configura l'immagine di un uomo anziano ma ancora pieno di forza, i cui segni vitali traspaiono dalla postura e conseguente contrazione dei muscoli in tensione che seguono il moto psicologico indirizzato alla penitenza e alla preghiera. L'eremita dalla testa canuta, il volto scarno e rigoroso, occupa gran parte della scena ambientata all'interno di una grotta ove, poggiandosi sul piano di una roccia, volge lo sguardo a un crocefisso, appena abbozzato, il cui asse di legno s'incrocia con il braccio e la mano sinistra, posta sul libro aperto della Vulgata; la mano destra brandisce la pietra della punizione il cui peso si contrappone simbolicamente alla leggerezza degli abiti cardinalizi, abbandonati a terra, in un angolo buio dell'interno. Dall'immaginario ingresso della grotta, passano i forti bagliori della luce diurna nel deserto della Calcide che, da sinistra, colpisce naturalmente la figura predominante, fondendosi poi con i bianchi della veste sul perizoma, della piuma intrisa nel calamaio e delle pagine trascritte. […] la matrice stilistica, l'estrema sintesi tecnica e cromatica, non possono che rimandarci alla condizione fisica dell'artista, ormai stanco e al termine della sua lunga e formidabile carriera; soprattutto a una diretta comparazione con le soluzioni pittoriche dell'Autoritratto degli Uffizi, a quell'essenziale tavolozza fatta di bianco, rosso, terre e nero, usata genialmente dal Preti per i suoi ultimi lavori realizzati alla fine della parabola vitale nell'isola di Malta. 
La tela adornata da una cornice intagliata e dorata, assegnabile a bottega siciliana, fu acquisita dall'Istituto di credito cooperativo di Taverna nel dicembre 2001 dalla famiglia Sgherri di Firenze, mediante contratto di acquisto redatto con la scheda dello stesso John T. Spike e la perizia di Raffaele Monti. Esposta per la prima volta nel 1999 al Museo Civico di Rende, in occasione del IV centenario della morte del Cavalier Calabrese, fa oggi parte del cospicuo patrimonio artistico pretiano esistente nella città natale dell'artista».

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
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BCC Calabria Ulteriore

La BCC Calabria Ulteriore nasce ad aprile 2022, dalla fusione di quattro istituti: la Banca del Catanzarese, la BCC del Vibonese, la BCC del Crotonese e la BCC di Cittanova. Solide realtà presenti da lungo tempo sui territori di competenza, che annoverano dal 1920 una delle prime presenze del Credito Cooperativo in Calabria. La scelta del nome BCC Calabria Ulteriore trae le sue origini nel Medioevo, quando la Calabria era divisa in due province: Calabria Citeriore a nord e Calabria Ulteriore a sud, che comprendeva le attuali province di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio di Calabria. La nuova realtà bancaria, unione di quattro diverse e consolidate esperienze sul territorio, si fa promotrice di una sfida ambiziosa, nella convinzione che quanto più antica e profonda è la storia delle origini, tanto più florido sarà il futuro che scriverà. 

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