Natalia Gasparucci

Titolo opera
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Madonna di Loreto [o Vergine Lauretana]
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Immagine opera
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Scheda tecnica
Autore
Natalia Gasparucci
Titolo opera
Madonna di Loreto [o Vergine Lauretana]
Data di esecuzione
2021
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
Pietra arenaria, 47 x 34 x 12 cm
Spazio espositivo
Luogo di conservazione: BCC METAURO - sede legale VIA GIACOMO MATTEOTTI, 4 LOC. ORCIANO 61038 Terre Roveresche (Pesaro e Urbino)
Info
Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera: www.metauro.bcc.it
Nota critica
Nota storico-critica

Nel territorio di Sant'Ippolito, nella provincia di Pesaro-Urbino, si trovavano cave di pietra arenaria di un bel colore giallo e azzurro che favorirono, fin dai tempi più antichi, l'avvio di attività dedicate alla sua lavorazione. Abili artigiani detti “scalpellini” davano forma alla pietra per farne camini, balaustre, cornici, altari, stemmi oppure immagini sacre, dalla Vergine Lauretana alla Madonna della Seggiola, da quella del Carmine a quella del Latte. I documenti tramandano che, già nella prima metà del XIV secolo uno degli scalpellini locali, Aimonetto da Sant'Ippolito, si trovava ad Avignone impegnato nei lavori presso il Palazzo dei Papi. Grazie a questa e ad altre esperienze di lavoro, come quelle del Palazzo Ducale di Urbino e in altre corti del ducato, i prodotti santippolitesi divennero sempre più raffinati ed eleganti.

Natalia Gasparucci (Fossombrone, 1952) è la seconda “donna scalpellino” (la prima è quella “Lucia scalpellina” di Fano morta nel 1674) di una sequela plurisecolare di scultori della pietra arenaria che operarono a Sant'Ippolito fino alla fine del XIX secolo. Gasparucci ha superato i trent'anni quando partecipa a un corso organizzato dalla Pro Loco del paese che ha l'intento di riprendere, a livello amatoriale, l'antica e illustre tradizione artistica. Da questo episodio passa poco tempo prima che la nostra scultrice scalpellina autodidatta decida di dedicarsi completamente alla lavorazione della pietra arenaria aprendo, nel borgo marchigiano, la sua bottega personale, dove vive e lavora.

Madonna di Loreto [o Vergine Lauretana] scolpita a tutto tondo dall'artista nel 2021, presenta la sua tipica rivisitazione, all'insegna della pura tenerezza materna che sembra destinata a salvarci l'anima, dell'antica iconografia santippolitese del culto lauretano. A partire dalla corona posta sul capo della Vergine del tipo a triregno, sulla falsariga di quella donata dal re di Francia Luigi XIII che ornò la statua del Santuario di Loreto dal 1643 al 1797; proseguendo con il Gesù Bambino che emerge dal fianco sinistro del genitore, ricoperto di un suo proprio abito, mentre impugna il globo terrestre tripartito e sormontato dalla croce. Infine, c'è la dalmatica indossata dalla Madonna, un drappo che avvolge completamente il corpo della statua, ricoprendone pure le braccia, impreziosito da due collane di varia foggia.

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
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BCC Metauro

La BCC Metauro nasce dalla fusione di due storiche Casse Rurali: quella di Orciano di Pesaro e quella di Sant'Ippolito. Nel 1911 viene costituita la Cassa Rurale Cattolica di Prestiti di Orciano di Pesaro società cooperativa in nome collettivo, su iniziativa di 26 soci, tra cui 6 sacerdoti; nel 1912 vede invece la luce la Cassa Rurale Cattolica di Sant'Ippolito, per opera di 16 soci. Nel 1977 ha corso la fusione che dà vita alla Cassa Rurale ed Artigiana di Orciano di Pesaro e Sant'Ippolito, la cui sede è fissata in Orciano. La Cassa assume nel 1994 la denominazione di Banca di Credito Cooperativo di Orciano di Pesaro e Sant'Ippolito s.c.r.l. e, nel 2005, quella di Banca di Credito Cooperativo del Metauro società cooperativa. Dal 2000 si registra la sua espansione territoriale, con le filiali di Tavernelle di Serrungarina (2000), Montefelcino (2002), Urbino (2004), Piandimeleto (2005), Urbania (2006), Sant'Angelo in Vado (2006), Mercatello sul Metauro (2008), Mercatale (2021) e un atm evoluto e un ufficio di rappresentanza a Macerata Feltria (2023). Nel 2011 la Banca festeggia 100 anni di attività e la realizzazione di un sistema di relazioni e fiducia con il territorio incentrato sull'ascolto delle esigenze delle famiglie, delle imprese e delle istituzioni locali.

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