Anche da un gesto criminale può germogliare la riabilitazione, il riscatto, se rigenerato dalla bellezza, dall'arte. È quanto accaduto in occasione del progetto “Un murale per Fiesse”, un'opera di arte urbana realizzata in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti LABA di Brescia, che campeggia sulla facciata della filiale della BCC Agrobresciano del piccolo comune lombardo. Una facciata restituita così a nuova vita dopo che, nel 2019, fu danneggiata a causa di un assalto al bancomat.
Il murale, ispirato dalla fotografia di un contadino e con un titolo eloquente, Uno sguardo sul passato, è stato eseguito nel mese di settembre 2022 da due studentesse LABA, Alessandra Zani (Brescia, 2000) ed Emma Busi (Mantova, 2000), coordinate dal docente Davide Tolasi nell'ambito dei corsi di Progettazione e Decorazione e di Pittura. Le due giovani autrici rivelano nell'opera un percorso artistico legato indissolubilmente al valore simbolico della strada e alla visione romantica di Fiesse, tanto quanto della banca su cui insiste il murale. Si tratta di due elementi fondamentali per il processo creativo che ha portato le studentesse a realizzare un dipinto intimo e incisivo allo stesso tempo, in un misto di malinconia per ciò che si lascia alle spalle e, tuttavia, di speranza per il futuro che attende.
«Ieri come oggi l'agricoltura è simbolo e parte integrante per la crescita e lo sviluppo, sociale ed economico, del territorio. Con gli anni il progresso ha portato a un rapido ed efficiente miglioramento dei mezzi e delle tecnologie a disposizione, al fine di facilitare il lavoro. Ecco perché abbiamo deciso di rappresentare le mani di un giovane agricoltore che guarda con nostalgia una vecchia fotografia mentre lavora in un campo moderno, così come la banca investe nel contemporaneo, ma senza dimenticare la storia del territorio», hanno scritto Alessandra Zani ed Emma Busi in occasione della presentazione del loro murale.
Cesare Biasini Selvaggi
Info BCC
Info BCC
BCC AGROBRESCIANO
Le origini della BCC Agrobresciano risalgono al febbraio 1897, quando 22 pionieri della cooperazione fondano la “Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Ghedi”, strumento di sostegno alle famiglie e all'economia locale, ispirato ai principi della solidarietà cristiana e volto a consentire l'accesso al credito a tassi contenuti contrastando il fenomeno dell'usura. Nello statuto sociale era definito lo scopo della società, «il miglioramento morale ed economico dei suoi membri mediante atti commerciali», caposaldo per la gestione e l'amministrazione della Banca, che da allora segna un continuo sviluppo. Nel 1972, la Cassa Rurale di Ghedi incorpora le consorelle di Calvisano e Fiesse. Nel 1974 segue la fusione con la consorella di Alfianello, la più giovane delle quattro componenti della nuova realtà bancaria. A partire dal 1990 la Cassa avvia una forte espansione territoriale e, nel 1995, assume la denominazione di Banca di Credito Cooperativo dell'Agrobresciano.