Ettore Tito

Titolo opera
Titolo opera
Sarabanda
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Immagine opera
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Scheda tecnica
Autore
Ettore Tito
Titolo opera
Sarabanda
Data di esecuzione
1934
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
olio su tela, 182 x 105 cm
Spazio espositivo
Palazzo Zollio - Riviera Giacomo Matteotti, 14, 30034 Mira VE, Italia
Info
Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera:  www.bancaannia.it
Nota critica
Nota storico-critica

Ettore Tito (Castellammare di Stabia, 1859-Venezia, 1941) è stato un maestro della pittura veneziana, un artista di grande sensibilità coloristica, dallo stile eclettico e accattivante, subito molto apprezzato da critica e pubblico. È stato tra gli autori più presenti alle biennali veneziane dal 1895 al 1940, anche con mostre personali, nonché il pittore scelto – forse il solo possibile – per ricreare il soffitto di Tiepolo della chiesa degli Scalzi a Venezia, in luogo del grande affresco Il trasporto della Santa Casa di Loreto del maestro veneziano, distrutto nel 1915 da una bomba austriaca.
Talento molto fecondo, Tito si dedica a temi mitologici, con rappresentazioni complesse popolate da centauri, ninfe, tritoni, e soprattutto a vedute e paesaggi lagunari, nonché a scene di vita popolare veneziana (sull'esempio di Giacomo Favretto). Il suo tocco brillante di colore attraversa anche una serie di nudi tra verismo e simbolismo e una ritrattistica raffinata ed elegante, molto richiesta dai membri dell'alta società, come quella dell'amico Giovanni Boldini.

A quest'ultimo filone tematico si iscrive Sarabanda del 1934, il ritratto della giovane Gioconda Velluti, detta Dina, la maggiore delle nipoti di Tito, spesso raffigurate dallo zio nei dipinti degli anni Trenta. Su questa tela dal prestigioso curriculum espositivo (L'art italien, Parigi, 1935, con il titolo L'étendage; XX Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, Venezia, 1936; Ettore Tito 1859-1941, Venezia, 1998) sono ben evidenti e coagulati alcuni caratteri stilistici propri dell'artista: l'adozione di colori calibrati, leggermente smorzati, la scioltezza del tratto pittorico, l'attenzione al movimento dei capelli e delle vesti, in questo caso di discendenza simbolista, ma anche la passione per la musica entrata come soggetto di diversi quadri e disegni.

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
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Banca Annia

Banca Annia è la Banca di Credito Cooperativo di Venezia, Padova e Rovigo. La denominazione viene ricondotta alla Via Annia, una delle fondamentali vie di comunicazione dell'Impero romano: spina dorsale su cui si sono sviluppate le identità dei territori circostanti, storie di uomini e paesi in bilico tra la terra e il mare, tra laguna e corsi d'acqua dolce. La via, che porta il nome del pretore Tito Annio Rufo (131 a.C.), da Adria si dirigeva verso Fasana Polesine, la Bassa Padovana, quindi Padova città, proseguendo per Venezia e terminando il percorso lungo 200 km ad Aquileia, dopo aver toccato i territori di Altino e Concordia Sagittaria. Banca Annia deriva dal progetto di fusione tra Banca Annia Credito Cooperativo di Cartura e del Polesine e Banca del Veneziano. Un mosaico di storie singolari, unite dalla stessa missione di sviluppo del territorio veneziano, padovano e polesano. Oggi, le Banche unite hanno competenza su territori contigui e complementari, distribuiti nella provincia di Venezia e di Padova e, in maniera uniforme, nel territorio polesano, estendendosi fino al comune di Ferrara.

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