Lorenzo Fonda

Titolo opera
Titolo opera
Atmosfere umbre
Immagine
Immagine opera
Link in HD
Scheda tecnica
Autore
Lorenzo Fonda
Titolo opera
Atmosfere umbre
Data di esecuzione
2005
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
olio e tempera su tela, 200 x 370 cm
Spazio espositivo
BANCA CENTRO - filiale di PIAZZA IV NOVEMBRE, 31 06123 PERUGIA (PG)
Info
Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera:  www.bancacentro.it
Nota critica
Nota storico-critica

Lorenzo Fonda (Pirano d'Istria, 1947) ha solo cinque anni quando la sua famiglia, per sfuggire al regime comunista di Tito, è costretta a lasciare tutti i propri beni nell'ex Jugoslavia e a trasferirsi in Italia, a Trieste. Il marchio di esule si imprime indelebilmente sul giovanissimo Fonda, trasformandolo nell'anima in un migrante permanente che, anche da adulto, non si sentirà mai a casa da nessuna parte. Nel 1963, dopo la morte del padre, va a Parigi per fare il pittore. Nella capitale francese, nelle sale del Louvre, viene folgorato dal realismo visionario, intenso e tuttavia spoglio, de La morte della Vergine di Caravaggio. Nel 1976 invece è a Perugia dove, presso il Collegio degli Orfani Sanitari (ONAOSI), consegue la laurea in medicina e chirurgia. «Pittore e medico sono due professioni simili. Le capacità per fare una diagnosi sono le stesse che permettono a un artista di cogliere gli elementi essenziali per realizzare un'opera», ripeterà Fonda. È il 1980 quando incontra Alberto Burri, anche lui originariamente medico, con il quale stringe una longeva, vera amicizia. Conosce poi Giorgio Albertazzi che lo introduce nel mondo della scenografia. L'elemento ricorrente e caratterizzante la sua ricerca pittorica sarà proprio la forte presenza teatrale, o meglio l'organizzazione della scena all'interno di uno spazio riconducibile a un palcoscenico. È il caso di Atmosfere umbre del 2005 dove il paesaggio sembra un proscenio con le quinte. Il fascino della dimensione teatrale accompagna l'opera di Fonda sulla scia dell'esperienza di Raffaello, di Tiziano, come delle nature morte di Giorgio de Chirico, con i loro oggetti disposti su un piano inclinato. Le sue stesure di colore a olio, le velature da lui impresse che quasi trasformano i lavori in acquarelli, parlano di una Umbria dai colori caldi, lievi e toccanti. Sono vedute silenziose, di un perfetto equilibrio compositivo, penetrate di luce (la grande protagonista dei dipinti), mentre incombe un “sentimentalismo" diffuso, una “fame del cuore” che allontana la pittura dal rischio di un mero realismo iconografico.

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
Info BCC

BANCA CENTRO TOSCANA UMBRIA

Banca Centro Toscana Umbria è il frutto dell'aggregazione di 12 banche che, nel tempo, hanno deciso di mettere a sistema le loro competenze e la loro conoscenza del territorio per offrire a famiglie e imprese un valore aggiunto offerto dall'esperienza. Un ampio disegno di valorizzazione industriale e territoriale, nel solco della continuità e della prossimità ai territori, vede la Banca presente nelle due regioni con 71 filiali e competenza su 199 comuni. Il principio di promozione umana, civile, culturale ed economica delle comunità in cui la Banca presta la sua opera, ribadito anche nella carta dei valori del Credito Cooperativo, trova concreta attuazione attraverso centinaia di eventi culturali promossi e sostenuti ogni anno sul territorio. Un legame con le comunità tipico dell'anima cooperativa di Banca Centro Toscana Umbria, che si configura come una delle banche più grandi del Gruppo BCC Iccrea.

Scopri di più

 

Seguici sui nostri Social

Seguici sui social

  • linkedin
  • instagram
  • icona youtube