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Nota critica
Nota storico-critica
Nel 1893, a soli 17 anni, Fausto Vagnetti (Anghiari, 1876-Roma, 1954) lascia la natia Anghiari per trasferirsi a Roma, dove si iscrive all'Istituto di Belle Arti di via Ripetta. Allievo di Filippo Prosperi, compie gli studi del Corso Preparatorio, del Corso Comune e di quelli speciali di Ornato, Figura, Prospettiva, diplomandosi con lode nel 1896. Frequenta poi il corso speciale di Figura e la Scuola Libera del Nudo, classe di pittura. Segue una lunga carriera accademica: insegna presso i più importanti istituti e università romani ed esegue grandi commissioni pubbliche e private, oltre a numerosi dipinti di ambiente romano e anghiarese.
Legatissimo alla sua Anghiari, luogo di fuga e di ispirazione lungo l'arco di tutta una vita, Fausto Vagnetti è stato un maestro del divisionismo romano. A questo clima culturale si lega la sua partecipazione alle mostre della “Secessione romana”, nata dopo l'esplosione futurista per opporsi al "passatismo" dell'arte ufficiale, ma in polemica con il movimento marinettiano, svolgendo in modo più radicale rispetto alla Biennale di Venezia un confronto diretto con le presenze e i linguaggi internazionali del contemporaneo, francesi, mitteleuropei e nordici. Questa modernità dei secessionisti romani trova compimento nella tecnica divisionista ottenuta con l'accostamento di colori puri, divisi e non mescolati sulla tela, tornata di moda nei primi anni Dieci del Novecento.
Senza titolo [Ritratto di signora con cappello] è ascrivibile agli anni Venti del Novecento, sfavillanti quanto inquieti, di passaggio tra la Grande Guerra, con la fine dell'ottimismo e delle certezze che avevano caratterizzato la Belle Époque, e la crisi mondiale del decennio successivo annunciata nel 1929 dal crollo di Wall Street e seguita dalla progressiva affermazione di regimi dittatoriali sullo scacchiere internazionale. In questo grande dipinto sono presenti tutti gli elementi distintivi della cifra stilistica dell'artista toscano: la stretta connessione tra tradizione e rinnovamento, tra realismo e psicologia, la puntualità del disegno, la matrice di ascendenza divisionista che conferisce immediatezza e intensità di presenza alla protagonista dell'opera, a partire dalla vivacità del suo sguardo penetrante che fissa l'osservatore e “buca” lo schermo della tela.
Cesare Biasini Selvaggi
Info BCC
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Banca di Anghiari e Stia
La Banca di Anghiari e Stia è nata nel 1999 a seguito della fusione di due storici istituti: la BCC di Anghiari (nata nel 1905) e la BCC di Stia (nata nel 1920). La Banca estende la sua zona di competenza nel territorio della Valtiberina Toscana e Umbra, nel Casentino e nella città di Arezzo. Le origini sono indissolubilmente legate al mondo agricolo quando, ormai più di 100 anni fa, non si diceva “vado in banca”, piuttosto “vado al comizio” e gli agricoltori e gli artigiani si incontravano con chi era davvero in grado di capire i problemi della terra o del lavoro con gli animali. Oggi come allora, la Banca ha mantenuto viva questa identità, restando vicina alla sua comunità di riferimento.