BCC ANGHIARI STIA - sede legale VIA G. MAZZINI, 17 52031 Anghiari (Arezzo)
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Nota critica
Nota storico-critica
Avviato al disegno dal padre, lo scultore Italo, di ritorno dalla Grande Guerra Gianni Vagnetti (Firenze, 1898-ivi, 1956) prosegue la sua formazione artistica da autodidatta, frequentando saltuariamente a Firenze i corsi della Libera scuola del nudo. Nel 1927 è tra i promotori del gruppo del Novecento toscano. Dagli anni Trenta lavora anche come scenografo, costumista e illustratore. Spesso l'artista sceglie i soggetti per i suoi dipinti dalla quotidianità della vita di campagna e di provincia, semplici e veraci.
È il caso de La fattoressa di Anghiari del 1934 che ricalca, nel titolo e nella datazione agli anni Trenta del Novecento, un altro ritratto femminile (oggi nella collezione del Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX di Roma), con il quale condivide anche l'impianto assolutamente naturalistico, attento alle minute annotazioni del costume reso con una stesura pittorica fluida e ben calibrata che costruisce, su un fondo compatto, le forme della giovane donna dominate da una tavolozza di caldi bruni, accesi dal rosso del gioiello di corallo.
La fattoressa indossa, oltre a una fede, una preziosa collana di perle di corallo che risalta sul candore della stoffa della blusa riccamente ricamata. Almeno fin dalla metà dell'Ottocento, i gioielli di corallo non sono una prerogativa dell'alta borghesia, ma del costume contadino e popolare per la credenza diffusa del suo potere di protezione dal malocchio. La collana di corallo poteva essere costituita da uno o più fili, a seconda delle possibilità economiche della donna che la indossava. Il corallo solitamente era il regalo della suocera alla nuora il giorno delle nozze, a suggellare la promessa di un erede maschio. Anche le balie che allattavano i figli delle persone abbienti ricevevano in dono una parure di fili di corallo.
Cesare Biasini Selvaggi
Info BCC
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Banca di Anghiari e Stia
La Banca di Anghiari e Stia è nata nel 1999 a seguito della fusione di due storici istituti: la BCC di Anghiari (nata nel 1905) e la BCC di Stia (nata nel 1920). La Banca estende la sua zona di competenza nel territorio della Valtiberina Toscana e Umbra, nel Casentino e nella città di Arezzo. Le origini sono indissolubilmente legate al mondo agricolo quando, ormai più di 100 anni fa, non si diceva “vado in banca”, piuttosto “vado al comizio” e gli agricoltori e gli artigiani si incontravano con chi era davvero in grado di capire i problemi della terra o del lavoro con gli animali. Oggi come allora, la Banca ha mantenuto viva questa identità, restando vicina alla sua comunità di riferimento.