Carlo Zauli

Titolo opera
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Senza titolo, 1987
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Scheda tecnica
Autore
Carlo Zauli
Titolo opera
Senza titolo, 1987
Data di esecuzione
1987
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
Grès con smalti policromi, Ø 34.5 cm
Spazio espositivo
La BCC ravennate, forlivese e imolese - sede legale PIAZZA DELLA LIBERTÀ, 14 48018 Faenza (Ravenna)
Nota critica
Nota storico-critica

Dal vaso, archetipo di ogni ceramista, Carlo Zauli (Faenza, 1926-ivi, 2002) approfondisce le forme geometriche primarie solcandole di un fremito vitalissimo e, allo stesso tempo, materico che diventano il centro della sua ricerca artistica.

L'equilibrio perennemente fragile tra questi opposti accende nell'artista l'interesse verso l'equilibrio filosofico tra Yin e Yang, tra geometria e matericità, tra gesto generativo spontaneo e progettualità. Tale dinamismo giunge, talvolta, a lacerare le forme lasciando scaturire la materia interna o a trattare ripetutamente il tema delle “zolle”, dove Zauli rende esplicita l'intima simbiosi delle sue opere con la terra.

L'opera Senza titolo del 1987, realizzata in grès per alta temperatura, ha una forma circolare con decorazioni cromatiche su tutta la superficie incava realizzate ad aerografo. Gli smalti presentano vari toni di turchese, di rosa e di bianco che sfumano tra loro e vengono arricchiti da una serie di graffiature ondulatorie incrociate che, asportandone profondamente lo strato, mettono a luce la terracotta sottostante. Partendo dalle sue prime produzioni, degli anni Cinquanta, Zauli approfondisce il tema del vaso e del piatto avvicinandolo sempre più a una dimensione scultorea senza mai, però, ripudiare le proprie origini ceramiche. (Monica Zauli)

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
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La BCC ravennate, forlivese e imolese

La BCC ravennate, forlivese e imolese raccoglie il testimone di 16 cooperative di credito avviate da oltre cento anni. Nel 1898, 15 soci fondatori, 9 dei quali sacerdoti, costituiscono la Cassa Rurale di Russi, dove confluiscono nel tempo le Casse di San Pancrazio, Mezzano, Villa Filetto e San Pietro in Trento. A Lugo, la Cassa Rurale viene fondata nel medesimo anno da 18 soci fondatori, tra cui 8 sacerdoti. A Faenza, nel 1955, 39 soci fondatori costituiscono la Cassa Rurale ed Artigiana di Faenza. Nel 1998, con un nuovo progetto imprenditoriale, le Banche di Credito Cooperativo di Faenza, Lugo e Ravenna-Russi danno vita al Credito Cooperativo Provincia di Ravenna che, nel 2002, allarga la propria azione al Circondario di Imola. Nel 2017, il Credito Cooperativo ravennate e imolese si estende anche al territorio forlivese con l'incorporazione della Banca di Forlì Credito Cooperativo, nata a sua volta dalla fusione di due storici istituti: la Cassa Rurale ed Artigiana di San Varano (costituita nel 1900) e quella di Malmissole (fondata nel 1905). Oggi, grazie a un lungo percorso di crescita e impegno, la Banca estende la sua operatività a 63 comuni nelle 3 province di insediamento (Ravenna, Forlì-Cesena e Bologna).

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