Federico Severino

Titolo opera
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Antiche radici
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Scheda tecnica
Autore
Federico Severino
Titolo opera
Antiche radici
Data di esecuzione
1997
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
Fregio scultoreo ad altorilievo, bronzo, fusione a cera persa, 2 lastre lato lungo 98.5 x 231 cm (ciascuna), 2 lastre lato corto 98.5 x 183 cm (ciascuna)
Spazio espositivo
BCC BASSO SEBINO - sede legale VIA CALEPIO 8 25031 Capriolo (Brescia)
Info
Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera:  www.bassosebino.it
Nota critica
Nota storico-critica

«Se l'architettura disegna un territorio, compito della scultura e` la ricucitura della memoria della comunità che vi abita, anche solo per allusioni, domande, enigmi. L'abitare non e` altro che una produzione di senso, e quindi di storia, di racconto. Lo spirito di un luogo si rafforza attraverso le scansioni e le variazioni imposte dal tempo, ma restano gli archetipi che misurano la struttura spaziale e tramandano viva la trama più profonda». Nel solco di questa riflessione, Federico Severino (Brescia, 1953) ha realizzato nel 1997 a Capriolo, nel cuore della Franciacorta, il fregio scultoreo intorno a un manufatto funzionale destinato a servizi tecnici, per la celebrazione del centenario della BCC Basso Sebino. Come infatti ha annotato il critico d'arte Fausto Lorenzi, «L'artista ha scelto come soggetto la coltura della vite, la vendemmia e la produzione del vino che caratterizza l'area collinare, unendo ai rituali agricoli il senso della famiglia e della continuità della vita, rimarcando cosi` anche la secolare preoccupazione della banca cooperativa a sostenere e rafforzare la specificità del territorio e delle sue tradizioni».

Il tema raffigurato è molto ricorrente nel Cinquecento, tratto da baccanali antichi, risolto dallo scultore bresciano con singolare capacità di plasmare la materia, rendendo morbido, sensuale, vibrante il bronzo, con una maniera rapida a tocchi quasi impalpabili e una linea grafica nervosa che determina effetti di luci e ombre. Personalità complessa ed eclettica, con una laurea in filosofia in tasca e una formazione artistica da autodidatta, Severino è profondamente legato alla tradizione plastica occidentale, in particolare è fortissimo il suo interesse per Michelangelo e l'estro bizzarro e virtuoso della scultura manierista, pur nella consapevolezza della crisi di questa tradizione. Il fregio di Capriolo mette in evidenza l'aspirazione sentimentale dell'autore sullo sfondo di una profonda tensione interiore e spirituale: è il senso della sua “estetica umanistica”, in cui convergono le certezze e le speranze, le sofferenze e i dubbi dell'umanità, sempre in bilico in un mondo complesso dove convivono il male e il bene, violenza e armonia.

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
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BCC Basso Sebino

Il 13 dicembre 1896 a Capriolo, grazie all'intraprendenza del parroco don Gaudenzio Martinazzoli e sulla scia della fortunata e pregressa esperienza della società di risparmio “la formica”, la Cassa Rurale ed Artigiana di Capriolo inizia il suo secolare cammino. Le forti radici solidaristiche le permettono di attraversare tutte le vicende economiche, sociali e politiche del secolo scorso, restando protagonista e partner delle nascenti imprenditorialità artigianali e industriali nei territori della provincia di Brescia e di Bergamo. La Bcc del Basso Sebino oggi è impegnata a raccogliere le sfide della competitività ed efficienza dell'economia globale, forte di una compagine sociale coesa e partecipe e della sua distintiva solidità patrimoniale, mantenendo immutati i valori della sua origine.

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