Fausto De Nisco

Titolo opera
Titolo opera
Conchiglie buone
Immagine
Immagine opera
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Scheda tecnica
Autore
Fausto De Nisco
Titolo opera
Conchiglie buone
Data di esecuzione
2007
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
Olio su tela, 220 x 320 cm
Spazio espositivo
CentroMarca Banca - sede legale VIA RICCARDO SELVATICO, 2 31100 Treviso (Treviso)
Info
Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera:  cmbanca.it
Nota critica
Nota storico-critica

L'imponente dipinto Conchiglie buone rivela compiutamente l'immaginario visivo di Fausto De Nisco (Sassuolo, 1951), la sua passione totalizzante per la pittura e, soprattutto, per il colore come essenza della pittura, profondamente radicata nella tradizione dell'astrazione geometrica del XX secolo, in tutte le sue declinazioni e latitudini, tra Europa e Stati Uniti. Eppure l'artista di Sassuolo è un astrattista sui generis perché, tra segno e forma, è costantemente alle prese con la realtà o, meglio, con il “limite del vero”. Egli è un irriducibile metafisico che si misura su ogni tela con la caducità della natura inscenando immagini di forme geometriche fluttuanti in una dimensione spazio-temporale indefinita, aperta su piani spirituali superiori dove «ogni cosa si intesse con tutto», per dirla con le parole di Johann Wolfgang Goethe nel Faust. Questa inclinazione, insieme cognitiva ed esperienziale, si identifica con quello che i romantici avrebbero definito “streben”, cioè la continua aspirazione ad elevarsi all'Assoluto, all'Infinito, a quella sfera fatta di emozioni e di spiritualità che tutto comprende e da cui ogni cosa riceve senso.

Pertanto De Nisco, ben consapevole che «la forma è l'espressione esteriore del contenuto interiore» (Vasilij Kandinskij), la trasfigura costantemente in qualcosa di evanescente, in una pittura che hackera il segno in una partitura sinfonica di colore e luce. Per l'artista di Sassuolo un modello di spiritualità è offerto proprio dalla musica, da cui prende ispirazione per esprimere la sua personalissima traduzione del mondo visibile in uno interiore di “pulsazioni interconnesse”, che vuole evadere costantemente dai limiti della materia.

Info BCC
Info BCC

CentroMarca Banca

L'origine di CentroMarca Banca risale alla costituzione della Cassa Rurale di Prestiti di Preganziol, Sambughè e San Trovaso nel giugno 1892, e della Cassa Rurale di Prestiti di Santa Cristina del Tiveron nel settembre dello stesso anno. Entrambe le istituzioni restano attive per molti decenni, contribuendo a soddisfare i bisogni e le necessità del mondo rurale. Il 15 giugno del 1971 le due Casse si fondono diventando Cassa Rurale e Artigiana di Preganziol e S. Cristina di Quinto e, nel 1994, assumono la denominazione di Banca di Credito Cooperativo di Preganziol e Santa Cristina di Quinto. Nel 2001 la Banca diviene CentroMarca Banca e i confini si estendono a gran parte della provincia di Treviso. Nel 2016, dalla fusione con la Cassa Rurale ed Artigiana di Treviso, nasce CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso. Nel 2017, con l'aggregazione di Banca Santo Stefano di Martellago-Venezia, prende vita CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia, una realtà grande e forte, capace di portare in modo capillare, anche nella provincia di Venezia, sostegno a famiglie e imprese per la loro crescita in sicurezza.

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