Pia Censasorte

Titolo opera
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Vaso a due anse con mascheroni tipologia “Orsini-Colonna”
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Immagine opera
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Scheda tecnica
Autore
Pia Censasorte
Titolo opera
Vaso a due anse con mascheroni tipologia “Orsini-Colonna”
Data di esecuzione
2015
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
Maiolica dipinta in policromia, 51 x 34 x Ø 20 cm
Spazio espositivo
BCC Adriatico Teramano - Sede amministrativa - sede legale VIA NAZIONALE PER TERAMO, N.14 64023 Mosciano Sant'Angelo (Teramo)
Info

Per tutte le informazioni sulla visibilità dell'opera: www.bccadriaticoteramano.it

Nota critica
Nota storico-critica

Maiolica eseguita nel 2015 Pia Censasorte (Castelli, 1959) rigorosamente decorata a mano seguendo il registro iconografico e ornamentale della cosiddetta tipologia “Orsini-Colonna” risalente al XVI secolo.

La fioritura della maiolica nel borgo abruzzese di Castelli avviene circa alla metà del Cinquecento, con una produzione di lusso, dai livelli qualitativi tra i migliori d'Europa, subito destinata all'esportazione, a clienti potenti e raffinati. Fino alla campagna di scavi compiuta nella cittadina abruzzese negli anni Ottanta del secolo scorso, le sue più importanti tipologie di maioliche rinascimentali erano, tuttavia, erroneamente attribuite ad altri importanti centri italiani, come Faenza e Deruta. È il caso del celebre servizio “Farnese” e del vasellame da farmacia cosiddetto “Orsini-Colonna”. A quest'ultima produzione, originale e di grande fortuna commerciale, hanno lavorato tre generazioni di ceramisti della celebre famiglia Pompei: quella di Pompeo, il capostipite, quella del figlio Orazio e del nipote Ottavio. La denominazione “Orsini-Colonna” di questo insieme deriva da una bottiglia a due anse oggi nella collezione del British Museum di Londra. Su questa maiolica è dipinto un orso che abbraccia una colonna, mentre una scritta commenta con intento benaugurante: “ET SARRIMO BONI AMICI” (“e saremo buoni amici”). Questa scena, dal chiaro valore simbolico, allude a una riconciliazione tra le due potenti famiglie di principi romani, quelli degli Orsini (feudatari di Castelli fino al 1526) e quelli dei Colonna, quasi sempre in lotta tra loro. L' “abbraccio” tra l'orso e la colonna è probabile che si riferisca al matrimonio del 1552 tra Marcantonio di Ascanio Colonna, futuro protagonista della vittoria di Lepanto (lo storico scontro avvenuto il 7 ottobre 1571 tra le flotte dell'Impero Ottomano e della Lega Santa cristiana) e donna Felice Orsini. I vasi “Orsini-Colonna”, circa 240 esemplari, tutti destinati a uso farmaceutico, evidenziano che non si tratta di un unico corredo ma di una tipologia che ha fatto epoca, eseguita probabilmente in un arco di tempo compreso tra il 1525 e il 1570, da diverse mani e per committenti che variano così come gli emblemi araldici riprodotti sulle superfici. Queste maioliche sono di forma sia chiusa (bottiglie, vasi a due anse ad alto piede, albarelli, brocche), sia aperta (piatti da parata, coppe, targhe devozionali, mattoni da pavimento o per il rivestimento di soffitti), e particolarmente elaborate raggiungendo esiti di grande bellezza, con becchi a forma di testa di drago e anse a tortiglione o con mascheroni. Sono tutte caratterizzate costantemente da una particolare qualità stilistica ed esecutiva, da un vasto repertorio ornamentale: uomini e donne a mezzo busto o a figura intera dall'intonazione caricaturale con la fronte alta e le grandi orecchie, animali reali o fantastici, scene mitologiche, allegoriche, sacre o storiche, con una cornice di motivi vegetali più o meno stilizzati. Caratteristica è anche la vivacità cromatica, nei toni del blu, del giallo chiaro, dell'arancione e del verde.

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
Info BCC

BCC Adriatico Teramano

Tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta del secolo scorso, due gruppi di soci fondatori si organizzano per costituire nella provincia di Teramo due Casse Rurali ed Artigiane, l'uno ad Atri, coordinato da Vitaliano Tallero, l'altro a Mosciano Sant'Angelo, guidato da Adolfo Fabii. Nascono così la Cassa Rurale ed Artigiana di Atri e la Cassa Rurale ed Artigiana “Val Tordino” a Mosciano Sant'Angelo, che cominciano a operare con un solo sportello per poi espandersi, nel corso degli anni, con una filiale a Roseto degli Abruzzi, la prima, e un altro sportello, sempre nel comune di Mosciano, la seconda. Con l'avvio del nuovo millennio e della moneta unica europea, le due Casse Rurali ed Artigiane di Atri e di Mosciano Sant'Angelo, diventate Banche di Credito Cooperativo, decidono di fondersi per meglio presidiare il territorio di competenza. Da questa unione nasce l'attuale Banca di Credito Cooperativo dell'Adriatico Teramano, che grazie alle sinergie messe in campo, mantenendo la propria vocazione mutualistica, cresce arrivando a contare, oggi, sei filiali a presidio di cinque comuni: Atri, Giulianova, Mosciano Sant'Angelo, Pineto e Roseto degli Abruzzi.

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