Luigi Borremans

Titolo opera
Titolo opera
L'incontro di Rebecca con Eleazaro
Immagine
Immagine opera
Link in HD
Scheda tecnica
Autore
Luigi Borremans
Titolo opera
L'incontro di Rebecca con Eleazaro
Data di esecuzione
1747
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
Affresco, 350 x 290 cm
Spazio espositivo
BCC G. Toniolo e San Michele di San Cataldo - Filiale di Caltanisetta - filiale di VIA LIBERTÀ, 2 93100 CALTANISSETTA (CL)
Info
Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera: www.gtoniolodisancataldo.it
Nota critica
Nota storico-critica

La costruzione di Palazzo Calefati di Canalotti fu avviata a Caltanissetta all'inizio del XVIII secolo dall'omonima famiglia siciliana, originaria di Messina ma residente a Palermo, per consentirle di sostare nelle vicinanze del loro grande feudo tra Mazzarino e Gela. Situato nel quartiere San Rocco con accesso dal corso Umberto I, l'edificio conserva al piano nobiliare ambienti rappresentativi delle ultime espressioni del gusto barocco che emulano i fasti e il lusso dei palazzi palermitani settecenteschi. Nel 1747, infatti, il pittore Luigi Borremans (Palermo, 1720 ca.-post 1749), figlio di Guglielmo, eseguì l'affresco per la volta del salone con l'episodio del Libro della Genesi che descrive l'incontro tra Rebecca ed Eliezer, il servo che Abramo aveva inviato nella sua terra per trovare una sposa al figlio Isacco. La bella e giovane Rebecca è seduta presso il pozzo mentre riceve da Eliezer un dono di preziosi gioielli. Sul fondo appaiono due cammelli in un brano di paesaggio bucolico con un monumentale maniero sullo sfondo. Il bozzetto dell'affresco, un dipinto su tela di 72 x 69 cm, è stato rinvenuto in una collezione privata di Caltanissetta, studiato da Elvira D'Amico evidenziando tra l'altro come «[…] la scelta del tema biblico per la volta del salone principale del palazzo, è possibile fosse allusiva di valori profani, che i committenti desideravano esaltare, forse quelli di altruismo e ospitalità che si evincono dal testo (l'offerta dell'acqua a Eliazar e al suo seguito da parte di Rebecca, ignara fanciulla del luogo, che per questo viene scelta come sposa di Isacco […]» (E. D'Amico, a cura di, La pittura nel nisseno dal XVI al XVIII secolo, Salvatore Sciascia Editore, Caltanissetta 2001, p. 214). Il ciclo di affreschi della volta del salone comprende altri due ovali sempre a soggetto biblico, nonché nell'ambiente dell'ex cappella un Cristo e la Maddalena, oltre agli stucchi e alle sovrapporte dipinte a olio dei saloni.

La proprietà del palazzo passò in seguito alla baronessa Scorfani Cammarata. Il 17 dicembre 1906, l'immobile fu acquistato dalla federazione costituita dalla Cassa Rurale depositi e prestiti di Caltanissetta, dalla Banca Cattolica Piccolo Prestito “Aurora” e dalla Società Cooperativa Operaia Cattolica, che ne fecero sede dei rispettivi uffici bancari. Dopo il 1938, diviene la sede della Cassa Rurale “San Michele” – che acquista i beni e le comproprietà delle Banche “Aurora” e Cooperativa Operaia Cattolica – oggi divenuta BCC G. Toniolo e San Michele di San Cataldo.

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
Info BCC

BCC G. Toniolo e San Michele di San Cataldo

Nel 1895, sulla spinta dell'enciclica Rerum Novarum di Leone XIII (1891) e per iniziativa di monsignor Carletta, don Alberto Vassallo, monsignor Cammarata e il notaio Luigi Fascianella, nasce a San Cataldo la “Toniolo”, cooperativa di credito senza fine di lucro. La Banca viene costituita con la volontà di arginare il dilagante strozzinaggio degli usurai, sostenere economicamente le categorie sociali più deboli e agevolare la crescita morale, civile, religiosa e culturale della collettività sancataldese. La sua attività dapprima ha luogo nei locali della canonica della chiesa di Santo Stefano, poi si trasferisce al piano terra dell'attuale sede centrale. Tante le opere sociali che avvia e le iniziative economiche che sostiene nel corso del tempo: nel 1911, alla periferia della città, acquista un terreno per costruirvi tra il 1925 e il 1927, l'Istituto “M. Ausiliatrice”, vocato alle attività educative delle suore salesiane; nel 1933 finanzia la costruzione in via Misteri del grande silos dove gli agricoltori possono depositare il grano e introduce a San Cataldo i fertilizzanti chimici che portano a raddoppiare i prodotti della terra. Nell'immediato dopoguerra, l'Istituto di credito favorisce l'affittanza collettiva degli agricoltori e la costruzione della piccola proprietà contadina. Con l'apertura di un'agenzia in città, il 3 aprile del 1969, la “Toniolo” comincia a estendere la sua presenza operativa, che si consolida sino a coprire oggi sei province siciliane su nove (Caltanissetta, Agrigento, Palermo, Trapani, Ragusa, Enna). Il 14 novembre 2022, con l'incorporazione della BCC San Michele di Caltanissetta e Pietraperzia, modifica la sua denominazione in Banca di Credito Cooperativo “G. Toniolo” e San Michele di San Cataldo.

Scopri di più

 

Seguici sui nostri Social

Seguici sui social

  • linkedin
  • instagram
  • icona youtube