BCC Valle del Fitalia Longi - Sede - sede legale VIA FRANCESCO COTTONE, 16 98070 Longi (Messina)
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Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera: www.bcclongi.com
Nota critica
Nota storico-critica
Longi, dal latino Castrum Longum, è un paese della provincia di Messina, situato sui Monti Nebrodi, a 620 metri sopra il livello del mare. Di origini antichissime, Longi è stato abitato da Greci, Bizantini e Arabi. Il borgo tuttavia – per come appare oggi – si è sviluppato nel pieno del Medioevo, intorno al suo castello, risalente al XII secolo. L'edificio, oggi di proprietà di BCC Valle del Fitalia Longi che in alcune sale ha insediato i suoi uffici direzionali, è una preziosa testimonianza dell'epoca normanna, oggetto poi di interventi successivi. I resti di una finestra monofora, con arco acuto e strombato profondamente, mettono in evidenza un elemento strutturale tipico dei Normanni. La struttura, che sovrasta tutto l'abitato, appare sopraelevata da una parte rispetto al livello della strada. Ma, dalla lettura esterna e dalla planimetria, sembra solo un palazzo che nel tempo è stato fortificato per ragioni difensive e reso autosufficiente grazie alle varie parti che lo componevano: il cortile, la cisterna, le stalle, i magazzini, le cucine, le camere.
La parte più antica è quella a nord-est, più vicina al passo del fiume. Al Seicento risale, invece, la parte del piano terra che si protrae verso la piazza. Il portale d'ingresso, che sulla chiave dell'arco reca lo stemma in pietra della famiglia Lancia (un leone rampante coronato), è seguito dal cortile che lega le due parti. Gli ultimi ampliamenti e i miglioramenti apportati all'intera struttura furono eseguiti tra il Settecento e l'Ottocento con la costruzione del piano sopraelevato o cosiddetto nobile, al quale si accede da uno scalone esterno in pietra che costeggia un breve camminamento ricavato nello spessore della cortina muraria esterna. All'interno, la parte più interessante artisticamente è quella settecentesca, abitata fino alla morte dalla duchessa Zumbo, vedova di Vincenzo Loffredo, duca d'Ossada. Dalla lettura iconografica dei dipinti esistenti in alcune stanze, dalle decorazioni, dai mobili e dalle porte, si possono dedurre gli ultimi interventi, avvenuti nel secolo scorso, dei quali alcuni portati a termine, altri mai ultimati. Sono due le camere di rilevanza storico-artistica: la prima ha un soffitto a crociera delimitato da una cornice dipinta aggettante che forma quattro medaglioni angolari. Al centro, è raffigurata, entro schemi architettonici arricchiti da un drappeggio movimentato e di grande effetto plastico, Santa Caterina d'Alessandria prostrata al cospetto di un re su un trono attorniato da soldati e cortigiani. Nell'altra camera sono rappresentati, sempre ad affresco, soggetti naturalistici e archeologici molto in voga nel Settecento, in riferimento ai primi scavi archeologici avviati in Italia per il recupero delle antichità classiche greco-romane.
Cesare Biasini Selvaggi
Info BCC
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BCC Valle del Fitalia Longi
L'idea di costruire qualcosa di importante per il paese di Longi costituisce, sin dall'inizio, una delle principali motivazioni che, assieme al persistente attivismo del ragionier Antonino Russo, spinge il gruppo di fondatori ad associarsi attraverso il modello cooperativo per dare vita alla prima banca sui Nebrodi: la Cassa Rurale ed Artigiana della Valle del Fitalia di Longi. L'avvio è segnato il 16 gennaio 1978, quando viene inaugurata con spirito pionieristico la prima sede operativa a Longi (Messina). Il 15 dicembre 1984 la Banca si trasferisce nella nuova sede del castello medievale di Longi e comincia la sua espansione, prima nel comune di Alcara Li Fusi (1987), poi di Frazzanò (1992) e di Galati Mamertino (1994), quindi più recentemente nel comune di San Marco d'Alunzio (2007) e di Capri Leone – frazione Rocca (2015). Il 27 febbraio 1994 l'Istituto assume l'attuale denominazione di Banca di Credito Cooperativo della Valle del Fitalia Longi, e il 25 settembre 1998 acquista da Silvestro Gutkowski Loffredo, marchese di Cassibile, il castello medievale. Da allora a oggi, la Banca continua a distinguersi non solo per il forte supporto economico alla sua comunità, nel solco dei valori della mutualità, ma anche per la tutela dei tesori del territorio. Nel 2005 acquisisce Palazzo Mileti nel comune di Alcara Li Fusi – che ristruttura per trasferirvi l'agenzia nel 2013 – e sempre nel 2005 consente la riapertura al culto della chiesetta di Santa Caterina d'Alessandria dopo anni di abbandono, confermando il suo impegno per lo sviluppo culturale e sociale dei luoghi di insediamento.