Bruno D’Arcevia

Titolo opera
Titolo opera
Un ponte per il colloquio
Immagine
Immagine opera
Link in HD
Scheda tecnica
Autore
Bruno D'Arcevia
Titolo opera
Un ponte per il colloquio
Data di esecuzione
2003
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
Olio su tela, 100 x 70 cm
Spazio espositivo
BCC OSTRA VETERE - sede legale VIA MARCONI, 29 60010 Ostra Vetere (Ancona)
Info
Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera: www.ostravetere.bcc.it
Nota critica
Nota storico-critica

Bruno Bruni (Arcevia, 1946), nome d'arte di Bruno D'Arcevia – nel 1972 sceglie di lasciare il proprio cognome per prendere quello della sua terra di origine –, frequenta il liceo artistico e la facoltà di Architettura a Roma, dove vive e lavora per molti anni. Dopo le prime esperienze artistiche maturate nell'ambito del Neo-gestaltismo o Arte Programmata (è allievo al liceo artistico, con il suo sodale amico e collega Luciano Ventrone, del maestro neo-gestaltico Franco Cannilla), alla fine degli anni Sessanta inizia un genere di pittura che lo porta a ripercorrere a ritroso il corso della storia dell'arte italiana, in evidente contrasto con la “logica” dell'avanguardia.

Bruno D'Arcevia guarda ad Agnolo Bronzino, Pontormo, Rosso Fiorentino, Andrea del Sarto, a Giorgio Vasari.

Tra il 1982 e il 1983 dà vita, insieme al critico Giuseppe Gatt, al movimento della Nuova Maniera Italiana, divenendo il capofila della corrente neomanierista che caratterizza gran parte della sua produzione pittorica. In rottura con le correnti artistiche del suo tempo, rivivono nelle sue opere i grandi maestri del passato, del Cinquecento e del Seicento. Le tecniche pittoriche cui fa ricorso sono quelle tipiche della tradizione, dall'olio su tela all'incisione ad acquaforte, fino all'affresco, mentre i temi ricorrenti sono quelli classici, dalla mitologia al soggetto sacro.

In Un ponte per il colloquio D'Arcevia riprende la raffinatezza del segno e quel certo impianto compositivo di gusto tardo barocco di Rubens, insieme a quel tipico respiro grandioso e celebrativo, accentuato dal plasticismo scultoreo delle figure in primo piano di sapore michelangiolesco e dalle espressioni teatrali deiloro volti, mentre dal colore sobrio e caldo emana un senso di turbamento e di seduzione.

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
Info BCC

BCC Ostra Vetere

La Banca di Credito Cooperativo di Ostra Vetere ha la sua radice nella vitalità che, nel tratto iniziale del Novecento, percorre il movimento cattolico dell'area senigalliese e ha, nel credito cooperativo, una delle sue espressioni più felici e prolifiche (nel primo ventennio del secolo scorso vedono infatti la luce, nella diocesi di Senigallia, più di venti Casse Rurali). A Ostra Vetere la Cassa Rurale viene costituita nel novembre del 1921. Oltre al parlamentare Agostino Peverini, tra i pionieri di un'esperienza coraggiosa nel difficile dopoguerra, del nucleo fondatore fanno parte artigiani, contadini, mezzadri, accomunati dalla volontà di applicare alla nuova società “i principi ed il metodo della cooperazione sociale cristiana”. Così, la Banca assume nel suo primo scorcio di vita la denominazione di “Cassa Rurale Cattolica”. Oggi la BCC è un istituto bancario fra i più prestigiosi della regione, operando su un ambito territoriale di 19 comuni situati tra le valli del Misa, dell'Esino, del Sentino, del Cesano e tra le province di Ancona e Pesaro.

Scopri di più

 

Seguici sui nostri Social

Seguici sui social

  • linkedin
  • instagram
  • icona youtube