Girolamo Quaresmi

Titolo opera
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Sant'Uguzzone (Lucio) che distribuisce cibo ai poveri
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Scheda tecnica
Autore
Girolamo Quaresmi
Titolo opera
Sant'Uguzzone (Lucio) che distribuisce cibo ai poveri
Data di esecuzione
1641-42
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
olio su tela, 140 x 190 cm
Spazio espositivo
Luogo di conservazione - BCC CENTROPADANA - sede legale CORSO ROMA 100 26900 Lodi (Lodi)
Info

Il dipinto è opera di Girolamo Quaresmi (Lodi, 1584/85-ivi, 1642), pittore attivo nella prima metà del Seicento, di cui esistono scarne notizie riguardo la sua attività artistica. Questo lavoro fu commissionato all'artista nel mese di luglio del 1641, dal paratico dei formaggiai. Erano conosciute anche come “paratici” le antiche corporazioni lodigiane d'arti e mestieri, soppresse nel 1775. «[…] Come risulta infatti dall'atto notarile, l'11 luglio del 1641 il paratico dei formaggiai si riunì – 24 le persone presenti – per l'elezione del nuovo abate, Michele Angelo Dossena, e dei nuovi sindaci, […]. Formalizzate le nomine, a questi fu dato mandato di fare realizzare ‘un dipinto quadrato sul quale sia raffigurata l'immagine di Sant'Ugozone, che nel giorno della sua festa sia esposto al di sopra della porta della Cattedrale e quindi conservato presso l'abate pro tempore'. Ugozone, va ricordato, era insieme a Uguzzone e a Lugozzone uno dei nomi con cui si ricordava san Lucio di Cavargna, la cui festa si celebrava il 12 luglio. A questa disposizione fu data pressoché immediata attuazione, incaricandone il pittore Girolamo Quaresmi il cui nome figura su una scritta sul retro della tela, riportata alla luce in occasione del recente restauro del dipinto. L'opera, ultimata sicuramente prima dell'11 agosto 1642, data di morte dell'artista, è piuttosto rettangolare che quadrata, ma il particolare è probabilmente solo lessicale» (F. Cavalieri, Note sui quadri dei paratici di Lodi, in M. Comincini-F. Cavalieri-C. Canevara-D. Cesari, Santi e Paratici - Il recupero di quattro tele lodigiane, edizioni Banca Centropadana Credito Cooperativo, Lodi 2019, pp. 34-35).
Protettore dei formaggiai, a quest'ultima prerogativa si è ispirata gran parte dell'iconografia di san Lucio di Cavargna che lo rappresenta, come nel dipinto in questione, in abito da pastore mentre distribuisce ai poveri la ricotta ricavata dal siero avanzato dalla produzione dei formaggi. Alle sue spalle compare un angelo che sorregge la palma e la corona, simboli del martirio che attende il santo. La tradizione racconta infatti che Lucio era solito offrire ai più bisognosi il siero e il formaggio che il suo padrone gli dava per paga. Questo formaggio si moltiplicava miracolosamente, provocando l'invidia del padrone, oltre al disappunto per le mancate vendite, tanto che finì per uccidere Lucio presso uno stagno, posto sul crinale che divide la Val Cavargna e la Val Colla, al confine tra il comasco e la Svizzera.

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
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BCC Centropadana

La BCC Centropadana nasce il 1° luglio 1998 con il nome di BCC del Basso Lodigiano e dei Colli Banini. Il suo è un lungo percorso che ha visto l'aggregazione di diverse BCC del territorio, ciascuna delle quali ha conferito nel tempo il proprio bagaglio di identità storica e culturale, a partire dal 1901, quando prende vita la prima esperienza di credito cooperativo in provincia di Pavia. Qui, nel centro di Codevilla, 25 soci fondatori guidati dall'arciprete Ferdinando Lasagna, sulle orme tracciate dai padri fondatori, costituiscono la Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di San Pio. Da allora a oggi, si registra una significativa crescita nelle provincie di Lodi e di Pavia. Il 1° ottobre 2000 la banca varia la propria denominazione in Banca Centropadana e, nel 2016, cambia la propria sede legale da Guardamiglio a Lodi, presso Palazzo Ghisi già Sommariva, oggetto di un'importante opera di restauro a cura dell'istituto di credito. 

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