Paolo De Matteis (Piano Vetrale, 1662-Napoli, 1728) è uno degli esponenti più significativi della pittura barocca meridionale. Allievo di Luca Giordano a Napoli, il pittore lavorò per le maggiori committenze reali europee.
Il soggetto del dipinto, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, ha come tema la gara musicale tra Apollo e Pan. Mida, preferendo il secondo, è oggetto dell'ira del dio che gli fa spuntare le orecchie di asino.
«[…] L'opera esprime una sottile ironia di chiaro gusto settecentesco. Pittura, musica e poesia si incontrano e si fondono in questo magnifico dipinto che dà voce e colore agli esametri 150-193 dell'XI Libro delle Metamorfosi di Ovidio. Con la levità e la chiarezza dei toni concorre la gioiosità dell'insieme che si riflette, oltre che nella figura centrale del dio della musica inebriato dalle melodiose note del suo violino (nel quale è declinata la cetra), nelle figure di contorno sulla sinistra del quadro, dove compaiono un satiro che ascolta assorto il verdetto e una ninfa dalla chioma impreziosita da una corona di fiori, in coerenza con la maturazione dello stile di Paolo De Matteis che, a cavallo tra la fine del '600 e gli inizi del '700, si intride di un gusto classicista arcadico. […] Sotto l'apparenza di una sfida musicale, due mondi antagonisti vengono a confronto: quello apollineo “civilizzato e armonioso”, con quello dionisiaco “caotico e disordinato”, di cui Pan e il suo flauto sono l'emblema. […] La grande tela di Paolo De Matteis è organizzata “per veri e propri fogli di montaggio”: Re Mida ha appena levato il braccio per indicare il vincitore e subito gli spuntano le orecchie d'asino. Apollo, invece di indicare – come accade canonicamente – lo stesso Mida con gesto numinoso che prelude alla metamorfosi, appare vinto dalle sue stesse melodie, mentre Pan, dichiarato vincitore da Mida, sorride in modo grottesco»
(F. Castiello, scheda opera, in a G. Citro-F. Castiello, De Matteis, il tesoro ritrovato, catalogo della mostra, Vallo della Lucania, Banca 2021, dicembre 2020, edizioni Fondazione Grande Lucania Onlus, Vallo della Lucania 2020, pp. 38-42).
Cesare Biasini Selvaggi
Info BCC
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BCC Magna Grecia
La BCC Magna Grecia nasce dalla fusione, il 1° ottobre 2023, della BCC Buccino e dei Comuni Cilentani e Banca 2021, due istituti di credito cooperativo dalla storia lunga e importante. Banca 2021 opera in tre regioni e quattro province del Mezzogiorno ed è il risultato della fusione nel tempo di 5 istituti di credito: Cassa Rurale ed Artigiana di Vallo della Lucania, Cassa Rurale di Omignano, BCC Lucania Sud, BCC di Sassano e BCC di Buonabitacolo. La BCC di Buccino e dei Comuni Cilentani è invece il risultato della fusione, nel 2000, delle BCC dell'Alento di Casal Velino Scalo, BCC di Castellabate, BCC di Copersito Cilento e la BCC “Civitella” di Moio della Civitella (la più antica è quella di Castellabate, la cui fondazione risale al 1915, allorché viene istituita la Cassa Agraria di Prestiti di S. Maria di Castellabate); segue nel marzo 2013 l'acquisizione della BCC di Altavilla Silentina e Calabritto e, nel 2018, la fusione della BCC dei Comuni Cilentani e la BCC di Buccino. Le assemblee straordinarie di Banca 2021 e BCC Buccino e dei Comuni Cilentani, tenutesi rispettivamente il 30 settembre e il 1° ottobre 2023, approvano il progetto aggregativo per la nascita di BCC Magna Grecia, che oggi presidia 168 comuni localizzati in 3 regioni (Campania, Basilicata e Calabria) e 5 province (Salerno, Avellino, Potenza, Matera, Cosenza), con una forte tradizione mutualistica a livello locale, di grande valenza sociale.