Glauco Matteucci

Titolo opera
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Lotta nel bosco
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Scheda tecnica
Autore
Glauco Matteucci
Titolo opera
Lotta nel bosco
Data di esecuzione
1993
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
Pietra arenaria, 52 x 62 x 7 cm
Spazio espositivo
Luogo di conservazione: BCC METAURO - sede legale VIA GIACOMO MATTEOTTI, 4 LOC. ORCIANO 61038 Terre Roveresche (Pesaro e Urbino)
Info
Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera: www.metauro.bcc.it
Nota critica
Nota storico-critica

Glauco Matteucci (Mercatello sul Metauro, 1945) è uno scultore autodidatta che, dopo il pensionamento da ferroviere, avvia il proprio percorso artistico dai restauri dei materiali lapidei, per proseguire nel solco dell'antica e illustre tradizione degli scalpellini santippolitesi. Sant'Ippolito è un paese di origini medioevali, nella provincia di Pesaro-Urbino, con una presenza nella zona di pietra arenaria tale da favorire, già nei primi anni del XIV secolo, un artigianato artistico specializzato nella sua lavorazione, perpetuatosi fino alla fine del 1800.

L'alta qualità del rilievo dal titolo Lotta nel bosco testimonia la piena maturità raggiunta da Matteucci quando la formazione del suo stile, ispirato all'arte gotica francese e a quella senese (da Simone Martini a Lippo Memmi), si fonde in una cifra del tutto personale, dominata da un linearismo armonioso, elegante e da una visione plastica decisamente energica. L'opera in esame fa emergere nettamente dallo sfondo le figure protagoniste, sottolineando i dettagli anatomici degli animali così come le caratteristiche arboreo-vegetazionali (le ghiande, il fogliame di quercia) delle alberature che incorniciano la scena. Teneramente scolpite nella pietra arenaria, le strutture corporee delle fiere in lotta sono rilevate con incredibili sottigliezze di particolari, conferendo in questo modo un particolare senso di drammatizzazione che pervade tutta la composizione, rappresentata nel suo momento cruciale. Estremamente elegante è il disegno impresso sulla pietra arenaria, mentre si presenta spiccata la sensibilità lineare impressa agli elementi in combinazioni di grande fantasia. I fondi lisci conferiscono all'insieme da un lato profondità, dall'altro un senso di luminosità.

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
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BCC Metauro

La BCC Metauro nasce dalla fusione di due storiche Casse Rurali: quella di Orciano di Pesaro e quella di Sant'Ippolito. Nel 1911 viene costituita la Cassa Rurale Cattolica di Prestiti di Orciano di Pesaro società cooperativa in nome collettivo, su iniziativa di 26 soci, tra cui 6 sacerdoti; nel 1912 vede invece la luce la Cassa Rurale Cattolica di Sant'Ippolito, per opera di 16 soci. Nel 1977 ha corso la fusione che dà vita alla Cassa Rurale ed Artigiana di Orciano di Pesaro e Sant'Ippolito, la cui sede è fissata in Orciano. La Cassa assume nel 1994 la denominazione di Banca di Credito Cooperativo di Orciano di Pesaro e Sant'Ippolito s.c.r.l. e, nel 2005, quella di Banca di Credito Cooperativo del Metauro società cooperativa. Dal 2000 si registra la sua espansione territoriale, con le filiali di Tavernelle di Serrungarina (2000), Montefelcino (2002), Urbino (2004), Piandimeleto (2005), Urbania (2006), Sant'Angelo in Vado (2006), Mercatello sul Metauro (2008), Mercatale (2021) e un atm evoluto e un ufficio di rappresentanza a Macerata Feltria (2023). Nel 2011 la Banca festeggia 100 anni di attività e la realizzazione di un sistema di relazioni e fiducia con il territorio incentrato sull'ascolto delle esigenze delle famiglie, delle imprese e delle istituzioni locali.

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