Matteo Massagrande

Titolo opera
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Credenza
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Scheda tecnica
Autore
Matteo Massagrande
Titolo opera
Credenza
Data di esecuzione
2004
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
tecnica mista su tela riportata su tavola, 30 x 20 cm
Spazio espositivo
BCC PORDENONESE E MONSILE - filiale di VIA TRENTO, 1 33082 AZZANO DECIMO (PN)
Info
Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera: www.bccpm.it
Nota critica
Nota storico-critica

Matteo Massagrande (Padova, 1959) è un complesso pittore della semplicità con l'accorta nostalgia di uno spazio pittorico che sia tempo.

Come ha sottolineato il critico Alessandro Riva, «Massagrande ha fatto suoi, coscientemente, elementi comunemente sentiti come “negativi” dalla contemporaneità (“polvere”, “muffa”, da sempre associati a qualcosa di stantio, di noioso, di atrocemente ammorbante); e lo ha fatto con la semplicità di chi rivendica, non senza una vena ironica di dissacrazione, la propria diversità rispetto al presente, senza per questo chiudersi nella torre d'avorio di una propria pretesa superiorità: semplicemente, sembra dire Massagrande, il mio mondo è questo, e io lo rielaboro, lo studio, lo approfondisco per tradurlo in materia plastica e poetica».

Il soggetto del suo dipinto Credenza del 2004 proviene dal suo “piccolo mondo antico”, sembra addirittura catturato da un angolo della sua abitazione, la vecchia villa di famiglia alle porte di Padova, affollata di un disordine di oggetti di un tempo sospeso tra le epoche. Sulla piccola tela in esame risuonano infatti, nell'impasto della stesura dei colori, memorie, impressioni e illusioni essiccate come le melagrane nel piatto sul mobile. Sono piccole reminiscenze impalpabili di momenti fissati dall'artista nell'anima e nella progressione del tempo, dove la luce evoca in superficie un'essenza invisibile, il ricordo, un vuoto che non è un vuoto, uno spazio che è sulla tela e oltre di essa: uno spazio metafisico. Nel 1977 Massagrande ha conosciuto Giorgio de Chirico che lo definisce “faccia da pittore”, mentre si fa promettere dal giovane artista patavino di rimanere sempre fedele alla grande pittura. Ma Massagrande fa di più e, devoto alla scoperta dell'oltre, della metafisica insita nelle cose stesse, compiuta da de Chirico nel 1910, continua ogni giorno a cercare, tra la materia dei colori, l'adilà in questo mondo e questo mondo nel pensiero dell'aldilà.

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
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BCC Pordenonese e Monsile

La storia ultracentenaria della BCC Pordenonese e Monsile si identifica con quella del Credito Cooperativo, di cui ripercorre le origini quale esito dell'unione delle Casse Rurali di Azzano Decimo (costituita nel 1895), di Pravisdomini (costituita nel 1884), di San Quirino (costituita nel 1985), di sei filiali della ex BCC del Veneziano – Caorle, Concordia Sagittaria, Eraclea, San Donà di Piave, San Stino di Livenza e Pramaggiore (quest'ultima già sede della omonima Cassa Rurale e Artigiana fondata nel 1964) – e della BCC di Monastier e del Sile (già frutto dell'unione  fra Cra di  Monastier costituita nel  1908 e Cra di Casier  costituita nel 1960). Oggi la Banca opera nelle province di Pordenone, Udine, Treviso e Venezia, promuovendo la cooperazione fra Veneto e Friuli Venezia Giulia, confermandosi punto di riferimento e strumento di sviluppo locale non solo da un punto di vista economico, ma anche e soprattutto sociale e culturale, vero tratto distintivo del Credito Cooperativo.

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