Matteo Massagrande

Titolo opera
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Da qualche parte in Ungheria
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Scheda tecnica
Autore
Matteo Massagrande
Titolo opera
Da qualche parte in Ungheria
Data di esecuzione
2007-09
Tecnica e supporto, misure (altezza x base cm)
Tecnica mista su tavola, 200 x 300 cm
Spazio espositivo
BCC PORDENONESE E MONSILE - filiale di VIA TRENTO, 1 33082 AZZANO DECIMO (PN)
Info
Per tutte le informazioni sulla visitabilità dell'opera:  www.bccpm.it
Nota critica
Nota storico-critica

Matteo Massagrande (Padova, 1959) è uno dei maggiori rappresentanti della figurazione italiana contemporanea. Nel 1993 sposa Angela e l'Ungheria, Paese di origine della moglie, diventa per lui una seconda patria. Da allora divide il suo lavoro tra lo studio padovano e quello ungherese di Hajòs. Il grande dipinto Da qualche parte in Ungheria del 2007-2009 appartiene alla sua produzione artistica eseguita «poggiando i piedi e i sogni sulla terra ungherese», per dirla con le parole del critico Marco Goldin.

«Passeggio tanto nei campi ungheresi, proprio per capire cosa significhi l'immancabile esclamazione da parte di mia moglie che, tornando nella sua terra, dice ogni volta: “Ma non vedi che qui il verde è diverso? È verde ungherese. Il cielo poi…”. Certo che lo vedo, ma capirlo, e poi riportarlo sulla tela, è un'altra storia. Per capire il paesaggio ungherese devi avere dei ricordi che ti leghino a quella terra, devi conoscere l'alfabeto segreto di quel paesaggio per poterlo leggere e poi citarlo, altrimenti si comporta come con tutti – bello, disteso, maestoso – ma non ti fa vedere il suo blu o verde, quelli sinceri», afferma Massagrande. Nel 2009 una mostra di sue opere, tra le quali questa grande tavola nella collezione della BCC Pordenonese e Monsile, è stata allestita nell'Esedra di Levante di Villa Manin a Passariano, per rendere omaggio al paesaggio ungherese, accostata alle tele degli Impressionisti esposti a Villa Manin nella grande rassegna “L'età di Courbet e Monet”.
Alla ricerca di nuovi e più attuali valori della visione, e partendo da un assunto essenzialmente naturalistico e antiaccademico, Massagrande in Da qualche parte in Ungheria attraverso le ombre colorate e una pennellata rapida e sciolta, compie il suo ennesimo racconto di una memoria tanto personale quanto collettiva, dove la luce esalta la materia del reale nella sua intimità, la trama del tessuto del tempo e dei ricordi ricamati su di esso.

Cesare Biasini Selvaggi

Info BCC
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BCC Pordenonese e Monsile

La storia ultracentenaria della BCC Pordenonese e Monsile si identifica con quella del Credito Cooperativo, di cui ripercorre le origini quale esito dell'unione delle Casse Rurali di Azzano Decimo (costituita nel 1895), di Pravisdomini (costituita nel 1884), di San Quirino (costituita nel 1985), di sei filiali della ex BCC del Veneziano – Caorle, Concordia Sagittaria, Eraclea, San Donà di Piave, San Stino di Livenza e Pramaggiore (quest'ultima già sede della omonima Cassa Rurale e Artigiana fondata nel 1964) – e della BCC di Monastier e del Sile (già frutto dell'unione  fra Cra di  Monastier costituita nel  1908 e Cra di Casier  costituita nel 1960). Oggi la Banca opera nelle province di Pordenone, Udine, Treviso e Venezia, promuovendo la cooperazione fra Veneto e Friuli Venezia Giulia, confermandosi punto di riferimento e strumento di sviluppo locale non solo da un punto di vista economico, ma anche e soprattutto sociale e culturale, vero tratto distintivo del Credito Cooperativo.

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